Home CONFINE Vco: nessuno (o quasi) in giro, ladri rumeni traditi dal… vuoto

Vco: nessuno (o quasi) in giro, ladri rumeni traditi dal… vuoto

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Traditi dal Covid-19, in un certo senso. Cioè: il “Coronavirus” impazza, per disposizioni superiori i cittadini della Repubblica italiana sono tenuti a restare in casa e le strade si svuotano; diventano quindi sospette, almeno quanto un tizio in frac e tuba e giustacuore sulla spiaggia riservata ai nudisti, due facce sconosciute in mezzo ad un paese in cui tra l’altro tutti o quasi si conoscono. In manette, nella vigezzina Santa Maria Maggiore in provincia del Verbano-Cusio-Ossola, sono finiti giorni addietro due soggetti, amendue individuati dai componenti una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri in transito per ordinario servizio di perlustrazione a doppio esercizio, ossia verifica dell’altrui osservanza delle disposizioni vigenti e contrasto dei reati predatori; la coppia, che si trovava ferma a bordo di un’auto su via laterale alla direttrice di via Domodossola (è la strada che collega Santa Maria Maggiore con Druogno, a tratti in parallelo e poi in intersezione con le rotaie della “Centovallina-Vigezzina”), è stata sottoposta a controllo e dai due tizi, per così dire, non è giunta una spiegazione ragionevole circa la loro presenza in quella zona.

Ergo, accertamento: dal quale sono emerse l’età dei due (30 anni entrambi), l’origine ovvero la nazionalità (rumena), non poche questioncelle interpretabili univocamente come precedenti penali ed infine la curiosa disponibilità, proprio nel bagagliaio della stessa vettura, di alcuni strumenti utili per l’organizzazione di una piccola officina o, in più probabile alternativa, per azioni di carattere effrattivo, vulgo definite quali furti con scasso. “Ferri del mestiere”, nel preciso verbale dei Carabinieri colà in servizio: dalle cesoie ai seghetti, dalle tenaglie agli scalpelli, ed infine gli indispensabili grimaldelli. Per i due è stato disposto il deferimento all’autorità giudiziaria; sotto sequestro l’attrezzatura.