Distrutti metà del tetto ed almeno un terzo del corpo di fabbrica, lesionati l’altra falda ed i travetti di supporto, manifeste le fenditure e le crepe nel resto della struttura, precipitata al suolo la targa lapidea che nel corso dei secoli, con identico messaggio su placche di vari materiali e sostituitesi l’una all’altra per sola usura del tempo, era stata saluto al viandante e con l’invito alla recita di tre Pater Ave Gloria: tali i primi riscontri – per gli accertamenti sulla stabilità del complesso serviranno ispezioni e perizie tecniche – sulle conseguenze dell’odierno e parziale crollo della storica cappelletta alla biforcazione tra via Pola e via Postumia in Varese, bivio a discendere dalla castellanza di Biumo Inferiore lungo le antiche dorsali di svincolo dal borgo verso il fiume Olona. A causare l’abbattimento della porzione di edificio, presente sul territorio “ab immemorabili” e datato 1441 nell’impianto conosciuto ai giorni nostri con dedica alla Beata Vergine Addolorata, il conducente di un camion che intorno alle ore 16.00 di oggi, secondo testimonianze raccolte, è andato a sbattere contro l’edicola e si è allontanato rapidamente dalla zona; non vi sono stati feriti, per quanto consta un residente è riuscito a rilevare il numero di targa del mezzo e su tale elemento, oltre che sui controlli delle telecamere all’intorno, poggia la ricerca del responsabile dell’incidente. Sul posto, insieme con operatori della Polizia locale, anche una squadra di Vigili del fuoco; l’area è stata transennata e messa in provvisoria sicurezza con il recupero dei detriti e delle parti forse recuperabili.
L’entità dei danni è al momento imprecisabile. La cappelletta, sita su quella che ad un tempo era la linea di confine tra area conurbata e campagna (a tutt’oggi trattasi della cesura virtuale tra rione e rione, cioè Biumo Inferiore e Valle Olona Capitale), figura nell’elenco dei manufatti a valenza culturale-storico-architettonica-paesaggistica della città e, per quanto consta, gode del privilegio di essere la testimonianza più antica della venerazione alla Vergine Addolorata nella plaga varesina; caratteristica dell’immagine dipinta, e che ad onta dell’urto sembra essere rimasta intatta, è l’assenza delle tre stelle sopra la testa di Maria, elemento questo che depone a favore dell’antichità dell’intervento pittorico (a Varese, le tre stelle sono entrate nell’iconografia dell’Addolorata solo dopo l’istruzione – anno 1746, nel giorno di lunedì 30 maggio – del processo affinché fosse riconosciuto il miracolo dell’apparizione di tre stelle luminose nel cielo, in pieno giorno, durante la processione della Seconda domenica di Pentecoste del 1678). La peculiare ubicazione dell’edificio, delle cui cure e del cui decoro si è fatto carico da anni un residente in via Pola, è stata più volte oggetto di apprezzamenti anche con ipotesi di una dislocazione – con arretramento di qualche metro, si disse – in rapporto con nuove esigenze edificatorie; utile era stato il rinforzo del basamento – “de facto” ricostruito” sui quattro lati – nella prima metà degli Anni ’70, anche in quel caso dopo urto di un veicolo contro la parete lato via Postumia e con la compromissione di un pilastrino. Un restauro parziale era stato compiuto circa 10 anni or sono. Nella foto, per cortesia di Laura Pantaleo Lucchetti direttrice del quotidiano “La Voce di Varese”, la cappelletta danneggiata.






















































































