Degna di palcoscenici mondiali, la voce, d’impronta non dissimile da quella d’un Albano Carrisi e con specifico repertorio nella canzone partenopea. Costante e qualificato, l’impegno nel giornalismo e nelle pubbliche relazioni, mai una parola fuori posto, mai un segno di acredine, mai uno sgarbo; tutte qualità che rendono ancora più difficile l’estremo congedo da Luigi Paragone, deceduto nelle scorse ore all’età di 83 anni. Varesino per trasferimento (anno 1969) dalla natìa San Giorgio la Molara, in provincia di Benevento, già direttore del “Cinegiornale Ciak” e del mensile “Mondo sociale”, Luigi Paragone – padre del collega Gianluigi Paragone, già senatore della Repubblica italiana e già direttore del quotidiano “La Padania”, vicedirettore di Rai1 e di Rai2 e conduttore tv alla “7” tra i vari ruoli – fu figura di riferimento sia in àmbito editoriale (collaborò a lungo con il quotidiano “La Prealpina” di Varese) sia in contesto politico (oggi si direbbe “spin doctor”, al tempo non esisteva una definizione precisa ma molti – se non tutti – sapevano a chi rivolgersi. Celebre la sua collaborazione con il deputato Giovanni Cuojati, esponente del fu Partito socialdemocratico italiano); proprio in politica, per mero spirito di servizio, anche una candidatura a sindaco (2011) nel Comune di origine.
Le esequie di Luigi Paragone – per gli amici “Louis Aragon”, in menzione del noto scrittore e poeta parigino – avranno luogo domani, martedì 30 dicembre, a Varese quartiere Lissago (chiesa titolata a san Carlo Borromeo, ore 15.30).



