(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 21.26) Timori sempre più seri, con il trascorrere delle ore, per la sorte di Reto Compagnoni, 35enne parapendista membro del “Club volo libero Ticino-Cvlt” che risulta non essere rientrato a casa – notizie in tal senso erano attese, dopo che i compagni di avventura si erano trovati a perdere contatto visivo con lui – dopo lancio effettuato intorno alle ore 11.30 dalla zona di Cimetta, intorno a quota 1’650 metri. Come riferito in un appello da Andrea Voumard, secondo i piani era stato deciso il sorvolo della zona di confine Vallese-Italia tra passo del Sempione e Corno Gries; secondo lo “spot” localizzatore, l’ultima indicazione utile si situa nell’area della Valle Bognanco, in prossimità della Cima d’Azoglio (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) che “stacca” a quota 2’611 metri. Ma – e qui un elemento supplementare di incertezza – alcuni appassionati della disciplina oltre che amici di Reto Compagnoni riferiscono che in altre circostanze lo “spot” si era bloccato, in sostanza smettendo di fornire informazioni attendibili. Da prendersi con le molle anche un’indicazione secondo cui il cellulare del 35enne, nel tardo pomeriggio di oggi, sarebbe stato “rilevato” in ValleMaggia, territorio comunale di Maggia, frazione Someo: probabile ed anzi quasi certo un aggancio alla cella telefonica, ma questo fatto è da relativizzarsi per note questioni di carattere tecnico.
Sul luogo dell’ultimo rilevamento si sono già diretti operatori per aria (compreso un elicottero della “Rega”, il cui equipaggio è rimasto impegnato anche nel corso della notte) e via terra (Guardia di finanza, “Soccorso alpino-speleologico” e Vigili del fuoco); “Tutte le indicazioni, tutte le notiie di avvistamento, tutti i riferimenti orari sono utili”, questo il messaggio. Reto Compagnoni, decisamente un esperto del volo libero (ancora nel “week-end” scorso era partito da Cimetta per un’esperienza sulle linee fino ad Ambrì, indi al Pizzo Predélp, indi appena a sud di Lavorgo e, con ultima piega ad angolo acutissimo, in rilancio sin verso il Pizzo Rotondo e poi a monte della Tremola), indossa un casco color verde ed utilizza una vela “Nova Mentor5” – dunque, uno strumento ad altissima soglia di sicurezza passiva – color rosso con bordo di attacco colore giallo.