Siamo a più di 112’000 dosi somministrate, ci dicono dalla regìa, regalandoci un balzo di circa 13’000 unità rispetto al dato che tuttora compare sulle pagine InterNet dell’Amministrazione cantonale (suggerimento: aggiornare, quei valori risalgono a cinque giorni addietro e noi tutti s’ha bisogno di cifre fresche, quand’esse possono infondere entusiasmo e consapevolezza d’un domani che si profila migliore rispetto all’oggi). Siamo inoltre a più di 38’000 soggetti la cui vaccinazione consta essere completa, cioè a doppia dose somministrata, per un effettivo 11 virgola qualcosa sul totale (diciamo una persona ogni nove; sempre secondo l’evidenza del “web” dipartimentale, il valore precedente si situava al 9.9 per cento, cioè una persona ogni 10). E siamo anche ad una svolta, dichiarano da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona: da oggi chiunque sia già transitato sotto lo striscione dei 55 anni – anche da un giorno, anche da un minuto, neh – è autorizzato a prenotarsi sulla piattaforma “online”, ovvero a mettersi in lista per accedere al servizio in uno dei quattro centri cantonali (Bellinzona quartiere Giubiasco, “Mercato coperto”; Locarno, “Palazzetto Fevi”; Lugano, “Padiglione Conza”; Mendrisio, “Mercato coperto”); ed il discorso vale anche per coloro che si trovino “a stretto contatto con una persona vulnerabile non vaccinata” o “con una persona immunodepressa, anche se vaccinata”, ed ancora per chi sia incinta e soffra di “malattie ad alto rischio” o “con un aumentato rischio di esposizione alla malattia” (negli ultimi due casi farà fede uno specifico certificato medico).
Di tutto il resto si sa, dal momento che nulla muta nella procedura: iscrizione sulla piattaforma “web” consultabile all’indirizzo www.ti.ch/vaccinazione, laddove viene regolarmente riportata la disponibilità di appuntamenti in ognuno dei quattro centri cantonali; da lì si capisce anche quale sia la miglior scelta possibile, anche secondo tipologia di vaccinazione, sicché al momento l’elenco è completo sino a tutto sabato 1.o maggio in Lugano (trattamento “Moderna”, 62 persone in lista) e sino a domenica 2 maggio nelle altre tre sedi (a Locarno, trattamento “Moderna”, 28 persone in lista; a Mendrisio, trattamento “Moderna”, 20 persone in lista; a Bellinzona quartiere Giubiasco, trattamento “Pfizer-Biontech”, 905 persone in lista. Okay, in situazione di cogenza forse Bellinzona non è al primo posto del raccomandabile. E poi, senza che si ecceda negli “slogan”, vediamo di aiutare chi ci sta aiutando: meglio che si scelga la destinazione meno affollata, l’ingolfamento della filiera non fa bene a nessuno ed anzi riduce efficienza e tempestività di azione soprattutto laddove si manifesti una priorità). Per iscriversi bastano domicilio in Ticino, tessera sanitaria (viene richiesta un’informazione specifica) e numero di cellulare (non importa se intestato a terzi; basta che lo si abbia sott’occhio, a chiamata si risponde e ci si toglie il problema). Giusto: chi non abbia modo di prenotarsi “online” può chiamare lo 0800.128128 tutti i giorni, dalle ore 8.00 alle ore 17.30. Un’esigenza, questa, in apparente riduzione via via che si scende nella fascia “assistita” di età; tra l’altro, negli “Over 65” su cui si focalizza l’attenzione in questo periodo, il grado di adesione si situa sopra il 75 per cento del totale, ed in generale il tasso è dichiarato come “ottimo”.
Insomma: Berna ci mandi tutti i vaccini di cui abbiamo bisogno, e vi faremo vedere che per efficienza il Ticino può battere tutti…