Il filo che si allenta, la coincidenza che balza all’occhio; e, soprattutto, l’evidenza di una congiunzione non astrale ma penale, nel senso che l’autore del colpo numero uno somigliava davvero tanto a quello del colpo numero due, e meglio ad un tizio nel frattempo individuato sul territorio. In manette dalle scorse ore, sull’esito di indagini condotte da effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Luino (provincia di Varese), uno degli autori della rapina perpetrata nel pomeriggio di mercoledì 9 febbraio in una stazione di servizio a Tresa, frazione Monteggio, località Fornasette, a qualche decina di metri dal valico di confine; si tratta di un 28enne cittadino italiano, residenza ufficiale in provincia di Catania, nuovo domicilio provvisorio alla casa circondariale dei “Miogni” in Varese. Il soggetto è stato tratto in arresto a Luino, zona del centro storico, dove era stata da poco abbandonata l’auto – provento di furto, cela va sans dire – con cui i malviventi erano giunti dall’Italia a Fornasette e sull’Italia erano rientrati dopo la rapina che aveva fruttato circa 2’000 franchi; risultata estranea ai fatti una persona che si trovava con il 28enne.
Svolta in un’indagine, ed a catena svolta per un’altra inchiesta: da un confronto tra le immagini di due distinti impianti di videosorveglianza è emerso che il giovane, insieme con un complice, aveva colpito anche nel tardo pomeriggio di sabato 5 febbraio, obiettivo il supermercato “Lidl” di Luino, bottino stimato in circa 4’000 euro; in quella sede i malviventi erano giunti a bordo di uno “scooter”, anch’esso rubato al pari dell’auto. Ad inchiodare il 28enne, fra gli altri elementi, la disponibilità di una somma cospicua (circa 1’500 euro) e di oggetti sottratti proprio alla “Lidl”. In corso gli approfondimenti che dovrebbero consentire di giungere all’identificazione del secondo uomo.