Nei tempi delle truffe telematiche ridondanti tra “server” ai quattro angoli del mondo vien quasi da sorridere all’idea che siano ancora in circolazione i venditori di facili vincite con il gioco delle tre tavolette. Ed invece, laddove si presume affluiscano i polli da spennarsi, riecco qualche manolesta dalla parlantina facile e con il consueto contorno di complici: un 38enne rumeno, ad esempio, è finito sotto denuncia venerdì 30 maggio a Como, dopo intervento di agenti della Polizia di Stato nella zona del lungolago Mafalda di Savoia, causa attività illecita svolta tra l’altro “en plein air”, modalità il gioco delle tre tavolette o delle tre campane, dov’è la pallina la mano è più veloce della mente venghino siorri venghino a destra vince a sinistra perde complimenti il signore vince (è il sodale nella truffa) peccato il signore perde (è la vittima designata). Il soggetto, che all’approssimarsi degli agenti ha tentato una manovra di elusione salvo essere intercettato e bloccato con il sorcio in bocca, come s’usa dire a latitudini romane, cioè prima che riuscisse a liberarsi del tavolino e degli oggetti utilizzati per i trucchi ai danni dei babbei; ad accertamento è emersa l’assenza di documenti di identità e di una fissa dimora. Nelle disponibilità del 38enne anche 190 euro e 150 dollari Usa, in linea di ipotesi il provento di colpi già messi a segno. A carico del rumeno, oltre all’addebito per messa in atto di gioco d’azzardo, anche un ordine di allontanamento in base al regolamento di polizia urbana.