Un malore nel corso dell’escursione che stava compiendo ieri in imprecisata zona montuosa è costato la vita ad André Simonazzi, portavoce e vicecancelliere del Consiglio federale (a novembre dello scorso anno era stato fatto il suo nome anche per la funzione di cancelliere, in subentro al dimissionario Walter Turnherr). L’annuncio è stato dato con una nota dal Consiglio federale. André Simonazzi, 55 anni, vallesano di Monthey con ascendenze emiliane (il bisnonno paterno aveva lavorato sul cantiere del “tunnel” del Sempione), sposato, tre figli, formazione quale giornalista (praticantato al “Nouvelliste”, indi impegnato con la “Caritas”), era al servizio del Governo quale portavoce dal gennaio 2009 su nomina del novembre 2008: “Un servitore dello Stato nel vero senso della parola”, e suo il merito “se l’informazione del Consiglio federale è al passo con i tempi”, così nella nota diffusa da Berna; “L’intera Amministrazione federale perde una persona meravigliosa ed un formidabile collega” che, “quando incontrava resistenze, faceva ricorso ad argomentazioni, “charme” ed umorismo” (…) sapendo “spiegare sempre a tutti quanto fosse essenziale la continuità nella comunicazione di crisi”.