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Tragedia senza un “perché”: suicida sacerdote in residenza a Lugano

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Funestata da una tragedia la Pasqua della comunità cattolica diocesana: il corpo senza vita di don Paolo Polesana, sacerdote in residenza al convitto di Lugano quartiere Loreto e dal 2019 ospite a Lugano dove stava portando a conclusione un dottorato di ricerca – con tesi sulla figura del filosofo russo Pavel Aleksandrovic Florenskij – alla facoltà di Teologia, è stato trovato ieri mattina all’interno della canonica a Borgo Santa Caterina, quartiere di Bergamo. A scoprire il cadavere, attorno alle ore 8.30, è stato monsignor Pasquale Pezzoli, titolare della parrocchia dedicata per l’appunto a santa Caterina. Fonti locali indicano che il religioso, 45 anni da compiersi a fine giugno ed ordinato nel maggio 2014, originario di Bresso in provincia di Milano e formatosi in seminario a Bergamo dopo aver conseguito una laurea ed un dottorato in Fisica, ha agito per propria mano; al momento ignoti i motivi di una decisione all’apparenza inspiegabile, avendo tra l’altro don Paolo Polesana partecipato regolarmente giovedì alla santa Messa crismale presieduta da monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo. Una volta raccolte le informazioni e le testimonianze da parte degli agenti della Polizia di Stato, concesso il nullaosta alle esequie che sono state fissate a martedì 22 aprile, sempre a Bergamo, stessa chiesa; un santo Rosario in suffragio del defunto sarà recitato domani, lunedì 21 aprile, alle ore 20.30, nella chiesa titolata a santa Maria degli Angioli in Lugano.