(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.44) Il corpo senza vita di un sub speleologo – età e nazionalità non rese note da fonte ufficiale mancando sino ad ora l’identificazione formale – è stato individuato nella prima serata di sabato all’interno della grotta alla sorgente del fiume Brenno, in territorio comunale di Blenio, zona Alpe di Pertusio, a distanza di circa 200 metri dal punto di ingresso ed alla profondità di oltre 40 metri. L’allarme era stato lanciato attorno alle ore 14.20 da operatori “Rega” sul mancato rientro dell’uomo immersosi nella tarda mattinata; sul posto, con un velivolo della stessa “Rega” da Oltresangottardo, specialisti del “Soccorso speologico svizzero” che si sono nel frattempo raccordati con agenti della Polcantonale giunti nell’area prossima alla fonte, notoriamente esplorata per circa 300 metri. A complicare le ricerche, come indica il portavoce della Polcantonale, sono stati il diametro esiguo dei passaggi, la conformazione della caverna e la scarsa visibilità in acqua.
Le operazioni funzionali al recupero del cadavere, che a questo punto si presume sia rimasto incastrato in un sifone forse a causa della pressione dell’acqua, sono state avviate ieri ma non vi è certezza sui tempi di completamento, dovendosi prevedere “numerose immersioni da parte di sub esperti”. L’accesso alla grotta è al momento interdetto a terzi per ragioni legate sia all’inchiesta sia alla sicurezza.