Quella che compare in foto (e che, così come si presenta, sembra scrutarvi e scrutarci) è una ballerina bianca, “Motacilla alba” secondo la classificazione linneana; ed è caruccia, dimensioni da passero all’incirca, coda spesso vibratile, presenza non inconsueta nel nostro territorio. Dunque, al di là dell’immagine che si presta sempre ad un’occhiata affettuosa, che vi sarebbe da raccontarsi? Vi sarebbe, ed anzi, vi è un fatto curioso: giorni addietro – a raccontarci la storia è Roberto Lardelli per conto della “Ficedula”, associazione operante sul fronte dello studio e della conservazione della fauna – l’uccello si scelse quale nido un vaso di ortensie regolarmente allineato all’esterno di un negozio del “Fai-da-te” nel Sopraceneri centrooccidentale, ossia un articolo in normalissima… attesa del compratore, reparto giardinaggio.
Scoperta affascinante ma che, sulle prime, sembrava comportare anche qualche problema: che si fa, si prende di petto l’inquilina non pagante e le si cerca un’altra abitazione (vi anticipiamo: lo sfratto è vietato, i nidi sono protetti, chi li tocca muore penalmente)? Ma no, la questioni era risolvibile secondo scienza, coscienza e tatto: “Sufficiente qualche semplice accorgimento”, e la ballerina ha potuto continuare indisturbata nell’opera di nidificazione. Che non è, per dire, come una chiamata alla “Sabesa” per far trasportare un prefabbricato: trattasi di impegno che viene portato a termine nel giro di qualche settimana, e con ogni cura. Di più: a nidificazione conclusa, l’ortensia sarà “simbolicamente” acquistata dai responsabili della “Ficedula”, con tanto di ringraziamento ai gerenti il punto-vendita per la sensibilità dimostrata.