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Timori ed incertezze da “Federal reserve”, Borse europee sotto pressione

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.33) Forse per fisica riflessione dopo lunga rincorsa, forse perché l’attenzione è spasmodicamente diretta sulle mosse dei vertici della “Federal reserve” statunitense in materia di tassi, seduta largamente sotto misura è quella che si sta dipanando alla Borsa di Zurigo, fronte listino primario, come attesta lo “Swiss market index” in perdita nell’ordine dello 0.78 per cento a 12’829 punti, vale a dire oltre 170 punti sotto il picco toccato l’altr’ieri. Difesa affidata ad “Amrize Ag” ed a “Kühne+Nagel international Sa” (più 1.43 e più 1.35 per cento rispettivamente); sulla coda “Novartis Ag” e “Givaudan Sa” (meno 1.67 e meno 1.45). Nell’allargato, giornata grama per “Cicor technologies limited”, titolo sommerso dalle vendite (quasi 32’000 pezzi in poco più di due ore contro una media di 9’317 sul periodo dei 10 giorni), in flessione superiore al 24 per cento e di ritorno ai prezzi dell’ultima decade di giugno, cioè sui 140 franchi per azione, dopo che a fine ottobre era stato raggiunto il prezzo di 229 franchi per azione (ossia il massimo dal gennaio 2000) a chiusura di una rincorsa avviatasi nel periodo prenatalizio 2024, quando era stato toccato un minimo a 55 franchi. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.52 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.53; Ftse-100 a Londra, più 0.13; Cac-40 a Parigi, meno 0.39; Ibex-35 a Madrid, meno 0.18. Cambi: 93.69 centesimi di franco per un euro; 80.53 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in riallineamento sui 74’821 franchi circa per unità.