(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.52) Una media sui 30 (ma a salire) negli ultimi sette giorni, 50 ieri, 68 nel transito da ieri all’alba di oggi: per quanto rilevata dalle fonti ufficiali con grave ritardo (il “terminus a quo” reale si situa a fine luglio, come evidenziano le rilevazioni statistiche), nel pieno della quarta ondata pandemica si muove il Ticino chiamato a fronteggiare il “Coronavirus” con ogni strumento, in prima battuta con l’ennesima chiamata alle vaccinazioni di base (prima o seconda inoculazione, secondo i casi) ed in seconda istanza con una gestione proattiva degli accessi al sistema ospedaliero; con incremento nel numero dei ricoverati, purtroppo, riscontrandosi stamane 15 degenti di cui 12 in reparti ordinari e tre sottoposti a terapie intensive. Invariati i decessi (1’007), il totale dei contagi “storici” sfiora ormai quota 37’000, con 3’215 positivi nei soli ultimi tre mesi e mezzo, e dunque appena un decimo in meno rispetto al consuntivo della prima e tragica ondata (3’531, con 350 vittime). Nessuna quarantena di classe viene annunciata nel mondo scolastico; una guarigione ed un nuovo infettato, dunque a saldo pari sulle 20 unità, dalla rete delle residenze per anziani, dove tuttavia scendono da tre a due le strutture interessate. Fermi all’altr’ieri i dati sull’andamento della campagna vaccinale: 238’433 soggetti a fine di quello che ormai dobbiamo definire come semplice “primo ciclo” (doppia somministrazione o singola somministrazione dopo guarigione dal Covid-19), quota 67.9 per cento sull’universo degli aventi diritto; 477’955 le dosi utilizzate in modo proficuo.