Lo scorso anno, Virgilio Gilardoni, intellettuale e fondatore della rivista “Archivio storico ticinese” e dirigente politico, nel 30.o anniversario dalla scomparsa; quest’anno, una figura egualmente nota, e tra l’altro cofondatrice della compagine politica i cui dirigenti hanno scelto di onorarla quest’anno. Si colloca infatti nel nome di Gaby Antognini la scelta di dedica del tesseramento 2020 del Partito comunista (già “Partito del lavoro”), qui nel 110.o anniversario dalla nascita di colei che, fra le varie attività solidali, durante la Seconda guerra mondiale diede aiuto concreto agli internati politici nel campo di Gordola ed alloggio – nella sua abitazione di Locarno quartiere Solduno, la celebre “Casa Gaby” che ora è sede del Partito comunista – a vari partigiani fuggiti in Svizzera dalla breve esperienza della Repubblica dell’Ossola. Non solo: Gaby Antognini, originaria del Gambarogno in famiglia contadina, operò poi come sindacalista, si battè per il suffragio femminile e nel 1971 fu anche la prima comunista ad entrare in Consiglio comunale (a Locarno); nel 1975 l’elezione in Gran Consiglio, seggio cui ella rinunciò in ossequio alla disciplina di partito; sei anni più tardi l’onore della “Medaglia Dunant”; la morte nel 1988. Un evento di discussione sulla figura di Gaby Antognini, con presentazione della tessera, avrà luogo domenica 16 febbraio a Massagno, nella sede degli “Archivi riuniti delle donne Ticino” in via San Salvatore, in presenza dei granconsiglieri Massimiliano Arif Ay e Lea Ferrari; inizio ore 15.00.