Hanno messo a segno il colpo, nella serata di lunedì 3 novembre; non sono però riuscite a godersi i proventi della truffa, o forse sono rimaste sul territorio nella convinzione di poter reiterare il reato su altro bersaglio, o forse aspettavano un complice per tagliare la corda, quel che sia sia. In manette martedì scorso, a distanza di poche ore dalla truffa perpetrata ai danni di un’anziana in località imprecisata del Malcantone, una sedicente 18enne ed una sedicente minorenne, entrambe dichiaratesi di nazionalità ceca, etnia non riferita da fonte ufficiale, residenza asserita in Repubblica ceca; l’arresto ha avuto luogo a Locarno, in una camera d’albergo dove le due giovani avevano preso alloggio, su intervento di agenti della Polcantonale e con l’appoggio di colleghi della Polcom Bellinzona e della Polcom Locarno. Recuperata gran parte dei gioielli e del denaro spillato alla donna, che era messa sotto pressione secondo l’ormai noto metodo delle telefonate-“choc” ovvero con la richiesta di una grossa somma di denaro per le asserite ed immediate cure mediche ad una parente; determinante la denuncia e le informazioni fornite da un congiunto (questo sì, vero) della vittima. Ipotesi di reato: truffa. Indagini in corso sui contatti e sui complici delle due delinquenti. Inchiesta sotto coordinamento di ministero pubblico e magistratura dei minorenni.



