(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.50) La minaccia di nuovi aumenti dei tassi per voce di Jerome Powell in nome della “Federal reserve”, unita ad un rinvio “sine die” della possibilità di inversione della tendenza quand’invece agli operatori era stato fatto o lasciato credere che fosse ormai al termine il ciclo degli incrementi, è bastata anche oggi a frantumare le velleità di quanti, prima sulle piazze borsistiche europee e poi su quella newyorkese, speravano almeno di riuscire a difendere la linea sulla scorta dei fondamentali e non di influenze. Letteralmente cimiteriale la serie di rilevazioni: Dax-40 a Francoforte, meno 1.06 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 1.32; Ftse-100 a Londra, meno 0.54; Cac-40 a Parigi, meno 1.01; Ibex-35 a Madrid, meno 1.65. Non dissimile il passo a Zurigo, il cui “Swiss market index” è andato al saldo con perdita nella misura dello 0.92 per cento a 10’763.37 punti, dopo minimo degli ultimi sei mesi toccato a quota 10’743.60 punti una ventina di minuti prima della chiusura delle contrattazioni. L’ottimista sosterrà ovviamente che le cose andavano peggio un anno fa, più o meno in questi stessi tempi: giovedì 13 ottobre 2022, in effetti, fu sfiorata la perdita della quinta cifra con ribasso sino a 10’010.78 punti; a metà maggio 2023, tuttavia, si navigava sugli 11’616 punti abbondanti ed ancora 18 giorni addietro la discussione era sopra il piano degli 11’244 punti. Di che riflettere, conosciuti come sono i motivi di tale calo.
Sul listino primario, a voler cercare una traccia di speranza, più che l’unica presenza effettivamente in cifra verde (“Geberit Sa”, più 1.46 per cento) è da apprezzarsi la sostanziale resistenza del comparto assicurativo, limato sui vari soggetti per centesimi; assai sofferenti, invece, “Partners group Ag” (meno 3.30 per cento, ma qui vi è almeno la consolazione di un recente “rally” dai 786.80 franchi di tre mesi addietro ai circa 1’000 d’oggigiorno), “Holcim limited” (meno 2.57) e “Ubs group Ag” (meno 1.96). Non rari, nell’allargato, gli sfondoni sino alla doppia cifra lasciata sul campo. Per nulla consolante lo sguardo d’insieme su Wall Street: “Dow Jones”, meno 1,13 per cento; S&P-500, meno 1.29; Nasdaq, meno 1.74. Cambi: 96.40 centesimi di franco per un euro, 92.08 centesimi di franco per un dollaro Usa; stabile a 25’280 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.