(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.59) Giornata di fuoco – e, come spesso avviene, da fuoco che si rivela fatuo – quella appena consegnatasi agli archivi per quanto riguarda la Borsa di Zurigo. Sull’onda dell’annuncio – fonte “Federal reserve” statunitense – di un blocco dei tassi e soprattutto del preinquadramento di tre tagli distinti nel corso del 2024, repentino rilancio sul listino primario in apertura di contrattazioni e picco a quota 11’333.91 punti alle ore 12.33 secondo lo “Swiss market index” (precedente miglior espansione: 11’324.85 punti alle ore 9.44), tra l’altro con avanzamento a massa compatta; poi, fase di apparente stabilità sulla conferma di analoga assenza di aumenti da parte dei vertici della “Banca nazionale svizzera” e della “Banca centrale europea”; d’improvviso, su una dichiarazione di Christine Lagarde per la citata Bce (“Non è il momento di abbassare la guardia, non abbiamo discusso di tagli ai tassi”) la corsa alle vendite sino ad un saldo su quota 11’209.95 (più 0.19 per cento). “Sika group Ag” (più 7.32 per cento) e “Geberit Ag” (più 6.25) i titoli più apprezzati; fuori squadra “Swiss Re Ag” (meno 4.93). Ben sostenuto invece l’allargato, come dichiara lo Smim in progresso pari al 2.38 per cento; “Meyer Burger technology Sa” ed “Ams-Osram Ag” al margine utile in doppia cifra. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.08 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.20; Ftse-100 a Londra, più 1.33; Cac-40 a Parigi, più 0.59; Ibex-35 a Madrid, più 0.75. New York priva di una direzione di marcia. Cambi: 95.13 centesimi di franco per un euro; 86.65 centesimi di franco per un dollaro Usa; fermo sui 37’216 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.