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Taglio costi ad Agno: meno spesa postale, niente più calendario comunale

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Uno dirà: sono spiccioli. Un altro replicherà: Paperon de’ Paperoni è partito dall’aver messo da parte i primi 10 centesimi guadagnati facendo il lustrascarpe in Scozia. Un altro arriverà – anzi, è già arrivato – ed ha stabilito che, spiccioli o non spiccioli, il risparmio s’ha da fare se si intende concorrere alla difesa degli odierni moltiplicatori d’imposta, 95 per cento nel caso delle persone giuridiche ed 82 per cento nel caso delle persone fisiche; ergo, nel 2026 i cittadini di Agno dovranno fare a meno del tradizionale calendario comunale che “ab immemorabili” era stampato e, come da immagine, recapitato alle economie domestiche. Trattasi, ed a spiegarlo sono state questo pomeriggio le autorità comunali, di uno dei provvedimenti funzionali al contenimento della spesa pubblica per l’anno prossimo e per quelli a venire: intervento di “riduzione dei costi di comunicazione e di materiale di cancelleria”, cioè operazione da situarsi “in linea con la più ampia strategia di digitalizzazione e semplificazione amministrativa promossa”. Altrimenti detto, una cosa è la continuità (“garantita”) dei servizi essenziali ed un’altra è ciò che si considera o che si voglia considerare pleonastico; percorso che gli amministratori comunali indicano essere peraltro stato già attivato con vari interventi a doppio cassetto, alcuni dei quali non direttamente rilevabili mentre di qualcun altro la percezione è o sarà chiara, netta e non indolore.

In ordine sparso, esempi per la prima categoria: la razionalizzazione degli eventi pubblici “con introduzione di iniziative a minor costo”, il contenimento dei costi interni (“tra cui minori invii postali” ed “ottimizzazione dei contratti di fornitura”). Secondo lo stesso criterio, esempi pertinenti al secondo gruppo: a decorrere da giovedì 1.o gennaio, adozione della tassa sul peso per lo smaltimento del verde, nella misura di 18.00 franchi il quintale (“in conformità con il principio di causalità sancito dalla legislazione cantonale”); nuove tariffe per le carte di transito e per le tessere di accesso ai Prati Maggiori ed a via Laghetti, nel contesto di una più ampia revisione delle tasse amministrative; alienazione di alcuni immobili quale strumento di rivalutazione-riforma del parco immobiliare comunale; aumento delle entrate da imposte immobiliari e locazioni comunali; revisione delle tariffe per i posteggi; last but not least, taglio lineare pari al 20 per cento in materia di contributi finanziari diretti alle associazioni (“Abbiamo scelto di privilegiare il supporto per tramite di servizi e di infrastrutture”).

Sotto protezione totale, il che conta, altri benefici riservati ai cittadini, compresi il servizio di emissione delle carte giornaliere risparmio (“Non in tutti i Comuni ciò avviene, ora”) e le tessere di viaggio con sconti o anche in regime di occasionale gratuità, ed ancora varie riduzioni sui prezzi dei biglietti per l’accesso a servizi di comune interesse. Al cittadino il giudizio ultimo.