Racconta, una campagna pubblicitaria, che in materia di grigliate ciascuno ha proprie opinioni; spessore così no spessore cosà, salsa prima no salsa dopo, più carbone all’inizio no più carbone solo per la sfiammata. Al “Grotto Cavalli da Benny”, dove Mauro Piccirilli e la sua compagna Benedetta Bruschi generano ed interpretano ogni giorno dall’anno un progetto gastronomico sempre sul punto di saldatura fra tradizione ed innovazione, regole sono tre principi non negoziabili: qualità delle carni, originalità nelle scelte dei tagli e… generosità nelle porzioni. Per la stagione, un trittico spettacolare anche perché esso viene offerto direttamente sull’esterno del grotto, permettendo all’ospite anche di godere del clima estivo di Verscio in Terre di Pedemonte e di un luogo effettivamente emblematico con i suoi quasi due secoli di storia documentata; risposta sincera, dunque, a quanti in un pranzo o in una cena cerchino anche il piacere esperienziale. E quale esperienza: per esempio, dopo un primo di gnocchi in produzione domestica con ragù di luganighetta o magari orientato al risotto al Merlot cui sia associata la mantecatura con formaggio della ValleMaggia, l’idea di una costata di Rubia gallega, sette settimane la frollatura, colore che va dal rosso al rosa, ed è come trovarsi nelle Asturie o in Galizia; il giovedì, fisso per tutto il periodo, costine a volontà; carta ampia anche per vegetariani. Raccomandazioni appropriate dalla cantina; accompagnamento con prodotti ad inevitabile evidenza di territorialità (meno chilometri, miglior controllo sulla filiera, maggior freschezza); in produzione propria anche i dolci. In più, le mani: di chi sta in cucina, e non tralascia alcun particolare, e di chi serve in tavola, non come cameriere ma come interlocutore diretto del cliente. Per esigenze particolari, sufficiente una telefonata…