(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.55) Non propriamente inattesa, ed in ultimo quantificata nella misura del 2.07 per cento a 10’305.52 punti, la flessione dello “Swiss market index” in seduta condizionata dai timori circolati a proposito della “variante inglese” al “Coronavirus”, timori invero già ridimensionati da fonti mediche ma mal recepiti sia dalla politica sia da parte del mondo della comunicazione (quello slegato dall’informazione “in primis”) sia dagli operatori nelle Borse europee, e ciò proprio in forza di stolide decisioni – valga per tutti il blocco dei voli da e per il Regno Unito – adottate all’impronta ancorché prive di una ragion sufficiente. Nel listino principale, difesa sopra la linea solo per il titolo “Geberit Ag” (più 0.04 per cento), e di fatto irrilevante lo scarto su “Abb limited” (meno 0.29); sotto fuoco di fila gli assicurativi (“Swiss Re Ag”, meno 3.33, in coda). “Dufry Ag”, nell’allargato, in inevitabile cedimento secco (meno 7.18 per cento). Dalle altre sedi primarie: Dax-30 a Francoforte, meno 2.82; Ftse-Mib a Milano, meno 2.57; Ftse-100 a Londra, meno 1.73; Cac-40 a Parigi, meno 2.43; Ibex-35 a Madrid, meno 3.08. Minor impatto a New York: Nasdaq, meno 0.46; S&P-500, meno 0.58; “Dow Jones”, più 0.02. In ascesa a 108.3 centesimi di franco il cambio per un euro; sterlina inglese in calo a 1.183 franchi.