Approda in maglia Lugano, nel segno del “Gruppo carrozzella InSuperAbili” presieduto da Walter Lisetto, un’identità agonistica di prima forza a livello mondiale: fra i tesserati, da mercoledì 1.o gennaio 2020, anche Silke Pan, 47 anni da compiersi fra un mese, germanica di Bonn ma cresciuta nella Svizzera di lingua francese e poi cittadina svizzera, campionessa paraolimpica e plurispecialista nell’“handbike”, vincitrice del “Giro d’Italia” nel 2017 e nel 2018 ed inventrice dell’ultraparaciclismo su pendenze estreme (proprio alla foce del Cassarate in Lugano, nell’estate scorsa, il punto di arrivo dell’impresa compiuta andando a percorrere 980 chilometri – di cui 75 a nuoto – in prova solitaria di paratriathlon nell’arco di due settimane). Del “curriculum” di Silke Pan, compreso il suo passaggio tra l’essere dominatrice negli sport acquatici e circense diplomata e la condizione di paraplegica in séguito ad una caduta dal trapezio, nel 2007, quando stava lavorando con il marito Didier Dvorak nel “Duo Robin street”.
Obiettivo, nell’approdo agli “InSuperAbili”, la qualificazione alla 16.a edizione dei “Giochi paraolimpici”, in calendario fra agosto e settembre e che si svolgeranno a Tokyo (Giappone), disciplina “handbike”: a partire da aprile e sino all’inizio di giugno, dunque, cinque appuntamenti (Marina di Massa, Verolanuova, poi in Svizzera, poi a Castiglione della Pescaia per la Coppa del mondo, infine ad Oostende in occasione dei Campionati del mondo) per raccogliere i punti necessari; due soli i posti a disposizione nella Nazionale femminile rossocrociata. In immagine, Silke Pan.