Ai tempi, in quel di Mendrisio, era gerente di un “fast-food” fresco di rumoroso approdo nel territorio e con marchio internazionale; ma all’attività ufficiale egli aveva deciso di associare un impegno meno faticoso e più remunerativo, unico difetto l’illegalità. Per lo spaccio di cocaina a consumatori locali, in quantità stimata attorno ai 200 grammi, è stato condannato oggi alla pena di 16 mesi (con sospensione condizionale della pena per due anni; da considerarsi anche i tre mesi già passati dietro alle sbarre) un 46enne cittadino svizzero originario dell’Egitto, prima di tre persone finite sotto inchiesta nel quadro dell’“Operazione Toro”. Il verdetto alle Assise correzionali di Mendrisio. Altri due soggetti, 29 e 25 anni, entrambi cittadini albanesi e con presumibili responsabilità maggiori, saranno processati fra due mesi davanti alle Assise criminali.