Multa da 4’000 euro e reclusione per 18 mesi, per sentenza, oggi ad esito del processo celebratosi al Tribunale di Varese a carico di un cittadino marocchino che effettivi dell’Arma dei Carabinieri, qualche settimana fa, avevano individuato, intercettato e fermato nella zona di Venegono Superiore (Varese) per spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrando tra l’altro hascisc per il peso di circa 230 grammi. Pena relativamente mite, quella inflitta al nordafricano che era anche senza fissa dimora ma normalmente alloggiava in un casolare dell’Altomilanese, stante anche la richiesta di accesso alla forma del rito abbreviato ossia con riduzione automatica a due terzi dell’ordinario. E la storia finirebbe qui, se non fosse per il particolare più eclatante e che è emerso nel contesto del processo: l’uomo ha 47 anni, sulle spalle una prima espulsione non eseguita, ed una seconda espulsione non eseguita, ed una terza espulsione non eseguita. Insomma, in Italia egli è clandestino, e non da poco: 28 anni come minimo. A fronte dell’esercito dei cosiddetti “invisibili”, uno che è riuscito non di rado ad occultarsi…