I documenti c’erano, ma c’erano anche motivi per dubitare del portatore; il quale, pur in viaggio a lunga percorrenza, non disponeva di bagaglio ed al controllo da parte di effettivi della Guardia di finanza avrebbe fornito informazioni fumose e contraddittorie circa la destinazione. Era difatti in fuga da Vicenza, distanza di chilometri 250 e un po’, il 31enne tunisino individuato giorni addietro al transito nella stazione ferroviaria di Chiasso, da entrante su suolo svizzero, ad orario inconsueto e con atteggiamento giudicato nervoso: come emerso dalla consultazione delle banche-dati, il soggetto era ristretto agli arresti domiciliari per questioni legate allo spaccio di droga; in due tappe l’allontanamento, dapprima Vicenza-Milano e poi Milano-Locarno, almeno a rigore del biglietto acquistato. Il 31enne è stato pertanto arrestato e trasferito al “Bassone” di Como.