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Sospetti reati finanziari, in stato di fermo il sindaco di Bioggio

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Eolo Tiziano Alberti, classe 1958, sindaco di Bioggio in quota Lega dei Ticinesi e con la stessa casacca già membro del Legislativo cantonale fra il 2019 ed il 2023, è in stato di fermo dalle scorse ore sull’ipotesi di reati finanziari che egli avrebbe commesso – tale l’indicazione sommaria, mancando ancora un’informativa ufficiale dal portavoce del ministero pubblico – nel contesto di attività private e con riferimento specifico ad un’azienda; amministrazione infedele ed appropriazione indebita gli addebiti che sarebbero stati mossi dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli, titolare del “dossier”. Nella medesima società, con funzioni contabili, era operativo un altro soggetto che parimenti risulta essere indagato. Non prima di stasera, e più probabilmente della mattinata di domani, si saprà se al fermo ed all’interrogatorio sarà conseguente l’istanza per la carcerazione preventiva.

La notizia del fermo di Eolo Alberti, che quale difensore ha scelto Pierluigi Pasi granconsigliere in quota Udc ed ex-magistrato, è stata accolta con una certa sorpresa negli ambienti politici ticinesi; a prendere posizione, tra i primi, proprio i vertici della Lega dei Ticinesi con una nota a firma di Gianmaria Frapolli quale vicecoordinatore del movimento: “Rammarico e costernazione” per la notizia, fiducia “nel lavoro della magistratura”, richiamo alla “presunzione di innocenza”, infine “condanna con forza” per “ogni eventuale agire illecito” che sia acquisito ed accertato nel contesto dell’inchiesta penale; a corollario, anticipata la richiesta di dimissioni di Eolo Alberti “dalle cariche ricoperte” (tra queste, la presidenza della “Conferenza dei sindaci del Malcantone” ed anche un posto nel Consiglio di amministrazione dell’“Ente ospedaliero cantonale”) “nel caso le accuse venissero confermate”, espressione quest’ultima che forse è andata oltre le intenzioni dell’autore.

Per appropriazione indebita, ricettazione, conseguimento fraudolento di una falsa attestazione e riciclaggio l’ora indagato era stato condannato alla pena detentiva di un anno – con la sospensione – oltre 20 anni or sono, inizio 2004, per una vicenda che fu “cause célèbre” proprio a Bioggio frazione Cimo, quando Cimo era invero ancora Comune autonomo avendo Eolo Alberti quale sindaco: Annemarie Bradl, germanica che ottenne anche la naturalizzazione in Svizzera, imbastì una truffa da poco meno di 20 milioni di franchi complessivi ai danni di una coppia di facoltosi cittadini tedeschi, coinvolgendo in un secondo tempo tale Wolfgang Bradl, anch’egli germanico; entrambi si spacciarono come medici promettendo cure e terapie in effetti inesistenti così come inesistenti erano i titoli accademici vantati (l’uomo, che rivendicava ruoli apicali nella ricerca scientifica in sedi varie d’Oltrealtlantico, aveva un diploma da elettricista quale massima formazione professionale).

Ma questa è storia altra, e del passato; sul presente, valga per ora il diritto al dubbio.