Home ECONOMIA Borse, niente sorprese dall’“impasse” francese. New York, il piatto… piange

Borse, niente sorprese dall’“impasse” francese. New York, il piatto… piange

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.10) Così come dal Regno Unito sul declinare della scorsa settimana (e là il verdetto era stato chiarissimo), nemmeno dai verdetti elettorali in Francia (e qui il responso è tale da suscitare sensazioni di ingovernabilità del Paese) sono giunti oggi riverberi negativi per le Borse europee, motivo questo su cui sarebbe da aprirsi una riflessione a plurimi temi. Sta di fatto che, pur su previsioni di apertura incerta e di navigazione a vista con possibili contraccolpi da mettersi in conto, lo “Swiss market index” è rimasto indirizzato sulla cifra verde, stampando il transito di mezzogiorno a quota 12’067 punti circa ovvero con guadagno pari allo 0.51 per cento e, dopo ancheggiamento sin sopra i 12’100 punti, ad una stabile conferma sui 12’051.66 punti (più 0.38 per cento); solida risposta dagli assicurativi (“Swiss Re Ag” il migliore, più 2.61 per cento e ruolo da capofila); pochi i titoli sotto misura, “Kühne+Nagel international Sa” fuori squadra con perdita superiore al tre per cento. Ormai consueto sussulto – oggi, più 16.37 per cento – di “Meyer Burger technology Ag” nell’allargato. Così nelle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.02; Ftse-Mib a Milano, più 0.17; Ftse-100 a Londra, meno 0.13; Cac-40 a Parigi, meno 0.63; Ibex-35 a Madrid, meno 0.01. New York in canonica seduta da piattume (scarti da ultima cifra centesimale sui tre indici di riferimento). Cambi: 97.16 centesimi di franco per un euro, 89.69 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in parziale risalita al controvalore teorico di 50’197 franchi circa per unità.