Avranno l’onore e l’onere di difendere la Svizzera nei ranghi delle forze speciali, all’occorrenza; purtroppo per loro, non c’è stato modo di difendersi dal norovirus, circa il quale alzi la mano chi, fuor da competenza medica personale, aveva prima d’oggi sentito parlare. Ben 42 i militari della Scuola reclute in Isone che risultano essere – a darne notizia fonti della Confederazione – sotto epidemia che comporta seri ancorché temporanei disturbi gastrointestinali; trattandosi di virus che si propaga con una certa qual decisione, il gruppo degli infetti è stato isolato e trattato con “la necessaria assistenza medica”. Di massima cioè secondo dottrina, il problema dovrebbe risolversi nell’arco delle prossime 48-72 ore; allo scadere del terzo giorno, i sintomi (vomito, febbre e diarrea, più le sensazioni accompagnatorie conosciute anche in altri casi simiglianti) se ne vanno così come erano arrivati. Il rischio di propagazione, pur nel contesto proprio della caserma come comunità, è ora considerato nullo.