Come prefigurato oggi dalla dirigenza della società in una nota-stampa, la struttura produttiva ticinese della “Schindler” (ramo di attività: componentistica elettronica per ascensori, con specifico riferimento alle apparecchiature di controllo) sarà trasferita da Locarno-città alla… frontiera orientale di Locarno, entro il primo trimestre 2028, con spostamento fisico in realtà assai significativo perché l’intera struttura passerà dagli ambienti di via Della Pace 22, sull’angolo dell’“Isolino” verso il lago, al complesso ex-“Pramac Suisse Sa” in località Riazzino, accesso da via Campagna 19 nel territorio comunale di Lavertezzo, e pertanto sul Piano di Magadino. L’operazione è concepita con duplice obiettivo: da un lato, l’espansione della filiale che – informazioni acquisite “de relato” – abbisogna di maggior spazio, cioè di uno sviluppo che l’odierna sede non potrebbe avere a meno di scelte immobiliari complesse (e, ad ogni modo, difficilmente praticabili); dall’altro, il riuso di una struttura esistente, ergo senza consumo di altro territorio e per di più con ubicazione su un nodo viario dal primario interesse ossia fra la dorsale della già T21 e la Cantonale “vecchia”, vera e propria zona industriale deputata a tale ruolo.
A cifre nude, il nuovo insediamento potrebbe godere di una superficie coperta prossima ai 20’000 metri quadrati – e di sicuro ne saranno sfruttati oltre 16’000 – più gli spazi di transito, di disimpegno e di stoccaggio temporaneo esterno); nel complesso troveranno spazio anche ambienti per la formazione e mensa aziendale. Non trascurabile anche il beneficio finanziario che deriverà dalla vendita dell’immobile, del sedime e delle pertinenze in via Della Pace a Locarno, dove la “Schindler” è presente da ormai 80 anni: il complesso, standosi ad indicazioni ancora sommarie, sarebbe destinato ad una riconversione per usi civili, in parte come negozi e/o laboratori e/o attività commerciali ed in parte come appartamenti. In immagine, la futura sede della filiale.