Non per ragioni di fede al santuario né per ragioni di salute in ospedale saliva a San Fermo della Battaglia in cintura di Como, dal capoluogo, quale che fosse il vento, quale che fosse il clima, quale che fosse l’ora; se il cliente ha chiamato, al cliente si fornisce quel che è stato richiesto, sicché anche la sera s’ha eventualmente da muoversi, e occhio alle quantità. Un ecuadoriano 34enne spargitore di droga versione “delivery”, cioè itinerante con equo numero di dosi (sei di hascisc per 40 grammi, sei di cocaina per cinque grammi e rotti che magari erano poi spacciati con l’arrotondamento all’intero superiore, a fregatura dell’acquirente che già da sé si sta fregando la vita), è stato tratto in arresto iersera da agenti della Polizia di Stato in Como che l’hanno intercettato per l’appunto durante il suo viaggio dal capoluogo verso la prima fascia periferica, strada dal quartiere Prestino a San Fermo della Battaglia, e dopo ispezione dell’abitacolo dell’auto hanno raccolto quanto sufficiente per formulare gli addebiti specifici, peraltro riscontrati anche quali precedenti del soggetto; detenzione ai fini di spaccio questa volta, cosucce simiglianti nel passato a fianco di reati contro il patrimonio, ergo camera di sicurezza quale prima destinazione dell’uomo e stupefacenti sotto sequestro. Il servizio di consegne a domicilio è pertanto da considerarsi sospeso sino a nuovo avviso.