Nulla di nuovo, a parte i reciproci complimenti per l’aver trovato un “accordo amichevole” in forma di “soluzione pragmatica” per il regime fiscale di quanti erano stati assegnati in forma di telelavoro durante la fase pandemica, dall’annuale riunione bilaterale tra delegati elvetici e delegati italiani in applicazione del noto accordo sull’imposizione fiscale dei frontalieri tricolori e sulla compensazione finanziaria ai Comuni d’immediato oltreconfine. A Coira l’incontro, presenti vari funzionari (Dipartimento federale affari esteri, segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali, Amministrazioni contribuzioni dei Cantoni Ticino, Grigioni e Vallese) sotto coordinamento di Giordano Macchi, direttore della Divisione cantonale contribuzioni in Ticino; in cifre, per il solo 2020, versati 90’792’999.30 franchi, nei fatti pertinenti a 67’472 frontalieri operanti nei Cantoni per i quali vale appunto l’accordo del 1974.