L’approvazione delle modifiche agli statuti e l’ingresso dell’obvaldese Peter Seiler nel Comitato direttivo fra i punti qualificanti l’assemblea generale del “Gruppo svizzero per le regioni di montagna-Sab”, evento ospitato quest’anno dagli ambienti del “Centro sci nordico” a Blenio località Campra e… finalmente svoltosi dopo due rinvii dovuti alla pandemia coronavirale. Christine Bulliard Marbach, presidente Sab, ha invitato a centrare l’attenzione sul tema dell’incremento accelerato degli strumenti per la produzione di energie rinnovabili, “importante opportunità” per quanti vivono ed operano nelle regioni di montagna ma evitandosi situazioni dalle quali potrebbero derivare “effetti negativi a lungo termine”. Grazie poi all’ultima cooptazione nel Comitato direttivo, i vertici del Sab si aspettano uno sviluppo delle relazioni con altri enti, ad esempio con l’Unione svizzera contadini in cui lo stesso Peter Seiler sarà rappresentante del Sab.
Di spessore, infine, il “cahier des propositions” venuti da rappresentanti delle fasce più giovani nelle 30 realtà cui è stato attribuito il marchio “Comune di montagna-La gioventù, il nostro futuro”: “Le regioni di montagna e le zone rurali hanno grandi potenziali – vale il virgolettato di sintesi dal documento sottoposto all’assemblea – e questo è il motivo per cui vogliamo vivere e lavorare in tali contesti; alla poliltica nazionale chiediamo tuttavia che siano forniti strumenti idonei”. Quali? Ad esempio, una “sufficiente disponibilità di alloggi che sia possibile prendere in affitto a prezzi abbordabili”, problema da cui sono afflitte “non solo le città, ma anche molte comunità rurali e di montagna”. Altra istanza, “una buona accessibilità ai trasporti pubblici ed un’offerta più articolata”, soprattutto nelle ore “non di punta e nei fine-settimana”.