(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.29) Una reazione, come qui preannunciato venerdì, era da mettersi in conto. E reazione è stata, oggi, su parte delle piazze borsistiche europee, alla luce sia di voci su probabili interventi dei vertici della Banca centrale cinese sia dell’effettiva sproporzione tra fenomeno epidemico in essere (e lo si constata: il Covid-19 sta mietendo vittime reali e virtuali, in quest’ultimo caso tra quegli investitori che si sono trovati a corto di liquidità) ed entità del cedimento accusato dai mercati: da qui la sensazione che vari operatori, pur restando al coperto, stiano iniziando a pianificare progetti per interventi di breve e di medio termine, ad esempio, su un buon terzo del listino primario a Zurigo. Andamento sussultorio, in ogni caso, con vistosi squilibri sullo “Swiss market index”, picco a 10’136.62 punti alle ore 9.43, perdita secca e slittamento addirittura sotto la linea (minimo su 9’790.42 alle ore 13.21), rifiatamento e risaita in coincidenza con notizie da Wall Street. Al saldo finale, rilevamento in progresso nella misura dell’1.22 per cento a 9’950.83 punti, “Geberit Ag” capofila (più 2.67 per cento), in retrovia i finanziari (“Credit Suisse group Ag”, meno 1.02; “Ubs group Ag”, meno 0.80); “Adecco Sa” sulla coda (meno 2.82). Dalle altre sedi di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, meno 0.27; Ftse-Mib a Milano, meno 1.50; Ftse-100 a Londra, più 1.13. In volata New York, con guadagni fra il 2.40 ed il 3.03 per cento. Euro in recupero sul franco svizzero a 106.8 centesimi di franco per unità.