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Rapina di Dumenza, caso risolto: presi il malvivente e la complice

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Non proprio del paese (ed il fatto che in quel preciso luogo si trovasse una persona sconosciuta è risultato utile ai fini delle indagini), ma residenti nel territorio il malvivente e la complice che sono finiti in manette nel volgere di meno di 24 ore dalla rapina perpetrata lunedì all’ufficio postale di Dumenza, provincia di Varese sul confine con il Ticino, dove la 61enne responsabile del servizio era stata aggredita, presa e trascinata per i capelli, minacciata con urla e con un martello a lungo manico. Le attività di inchiesta condotte dai Carabinieri della compagnia di Luino e della stazione di Dumenza, anche grazie all’esame dei materiali filmati disponibili e con l’interessamento di altre forze dell’ordine comprese quelle al di qua della frontiera, hanno permesso di risalire alla figura di un 34enne abitante a Mesenzana (Varese) e la cui fedina penale si articolerebbe in più pagine; con lui, dapprima quale “palo” a distanza di qualche decina di metri dall’ufficio postale e poi come compagna nella fuga, una 45enne trasferitasi di recente nella zona e che del 34enne sarebbe convivente. L’uomo, individuato nell’abitazione ed a quanto pare nascostosi sotto un letto quale estrema risorsa, è stato associato al carcere dei “Miogni” in Varese; la donna si trova invece nella caserma femminile del “Bassone” di Como; entrambi i soggetti sono già stati interrogati dal giudice per le indagini preliminari. All’uomo è stato tra l’altro consegnato un ordine di carcerazione per precedente condanna (da scontarsi sei mesi, fatti risalenti al 2018). Circa 600 dei 900 euro provento della rapina sono stati recuperati.