Un viaggio alle origini, in ricerca del tempo perduto e segnato dalla musica di un luogo arroccato tra presente e passato, fra emozioni personali e collettive: tale la chiave del documentario “Sòne”, firmato dal regista Daniel Kemény e coprodotto da Michela Pini per la “Cinédokké Sagl” di Savosa dalla Rsi, dalle scorse ore in selezione al concorso ufficiale del “festival” cinematografico di Nyon, quest’anno sotto il titolo “Visions du réel 2020-Online edition”. Fulcro del lavoro è Pietrapaola, località italiana (provincia di Cosenza) in cui il regista svizzero visse sino ai 13 anni di età, terra caratterizzata dallo spopolamento (2’000 abitanti circa nel 1970, 150 nel 2013, 120 circa oggi). Il film, dedicato alla memoria di Christophe Giovannoni (ingegnere del suono, venuto a mancare lo scorso anno), sarà posto “online” da sabato 25 aprile a sabato 2 maggio, con accesso gratuito all’indirizzo https://online.visionsdureel.ch/film/sone (limite fissato a 500 contatti nella… sala virtuale). Nella foto, una scena di “Sòne”.