Nulla di scontato alle urne – domenica 26 novembre lo “showdown” – per la consultazione popolare sull’ipotesi di definitivo abbraccio tra Prato Leventina e Quinto, come da programmazione data oggi da Palazzo delle Orsoline sponda Esecutivo ora che sotto lo striscione del traguardo transitarono e s’acquetarono le sudate carte stese dai membri dell’apposita commissione di studio. Nulla si riesce a prevedere, ad oggi, circa il risultato delle urne: in Consiglio comunale, a Prato Leventina, dove generossi l’idea anche per via del rischio dell’essere tale realtà – domani se non oggi – un vaso di coccio tra vasi di ferro, ebbersi 12 favorevoli, un astenuto e zero contrari; tutt’altro che unanime, invece, fu la lettura dei membri del Legislativo a Quinto, dandosi a tempo debito una sostanziale parità (nove “sì”, zero astenuti ed otto “no”); in entrambi i casi insorse il preavviso favorevole dalle autorità municipali funzionalmente ad una realtà che si comporrebbe di 1’350 anime godendo di conduzione a cinque membri (Municipio) e di Legislativo a 21 effettivi, tra l’altro stante la facoltà di istituzione di due circondari; moltiplicatore d’imposta al 90 per cento, tra l’altro. Bellinzona governativa, su un eventuale consenso in sede di votazione, metterebbe una “fiche” da 1.7 milioni di franchi quale sostegno finanziario e, di transenna, non negherebbe un’altra mezza milionata quale possibile aiuto complementare “per iniziative particolarmente significative” sul piano “del progresso in àmbito socioeconomico ed in àmbito territoriale”.
Magari un mezzo busillis rimane sul nome: esaminate “diverse ipotesi” (dai, ditecele tutte), ma i commissari sono orientati a non far spendere un centesimo per i nuovi cartelli stradali e cioè a rimanere su “Quinto”, sic et simpliciter. Sulla scheda si troverà tuttavia anche l’opzione per un’alternativa altisonante, ma no, puramente descrittiva; e sarebbe “Quinto-Prato”, come da richiesta espressa nel Legislativo di Prato Leventina; del resto, la cosa non dispiacerebbe né all’una né all’altra sponda, almeno standosi agli orientamenti d’amendue i Municipi.