Circa 300 persone – il numero è ponderato sulla scorta di fonti varie – hanno dato vita questo pomeriggio ad una manifestazione decontestualizzata e di impronta ex-molinara lungo le vie del centro di Lugano, con partenza alle ore 14.00 sul lato nord della stazione Ffs di Lugano (area ex-“Pestalozzi”) e discesa sino alla zona della “pensilina Botta”. Il corteo, a quanto consta articolato su rivendicazioni di lotta al fascismo ed allo Stato di Israele sotto il velame di un indefinito sostegno “pro-Pal”, non era stato autorizzato; imponente tuttavia il dispiegamento di forze dell’ordine, con varie unità dislocate in assetto antisommossa ed in punti strategici, a riprova sia del fatto che le intenzioni degli organizzatori erano noti ai vertici di Polcantonale e Polcom Lugano, sia del rischio di disordini o di contatti con terzi; contatti avvenuti a… distanza, proprio in centrocittà, sulla contestazione venuta da un gruppo eterogeneo (12, forse 15 persone in tutto, varie delle quali a volto coperto) e dalle cui file sono partiti cori, qualche fumogeno ed invettive. Non vi sono stati scontri, non vi sono stati arresti o fermi; alcuni soggetti sono stati inseguiti dai poliziotti sino all’area del “Quartiere Maghetti”. Gravi i disagi a cittadini ed ospiti causa blocco di varie arterie stradali fra cui via Ferruccio Pelli e corso Enrico Pestalozzi.



