2’500 standosi a fonti sindacali, 2’000 secondo colleghi di una testata quotidiana storicamente empatica con la Sinistra, semplicemente “parecchie” nella descrizione data da altro cronistame le persone partecipanti al corteo del Primo maggio in quel di Bellinzona, snodo dalla stazione ferroviaria al palco in piazza Del Governo, regìa Uss Ticino-Moesa. Tema di riferimento, i “salari giusti” ed i “servizi pubblici di qualità”; di fatto, un supporto sia nella volata verso il voto di metà giugno sulla legge-quadro pertinente alle condizioni di lavoro nel comparto socioeducativo ed in quello sociosanitario sia nel respingere l’iniziativa popolare federale “200 franchi bastano”. Interventi di Michela Pedersini (presidente della Vpod Ticino), Sabrina Sozzi (militante Unia), Sabrina Ehrismann (presidente del “Sindacato svizzero mass-media” per la Svizzera italiana), Matteo Antonini (presidente nazionale del “Syndicom”). Al termine, versione locale del “Concerto del Primo maggio”.