Home CRONACA Polcom Chiasso, arresto “tumultuoso” costa un processo. Agli agenti

Polcom Chiasso, arresto “tumultuoso” costa un processo. Agli agenti

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Fu proporzionale o non proporzionale, il necessario – perché fu necessario, e questo è indiscutibile – utilizzo della forza da parte di alcuni agenti della Polcom Chiasso quando alle ore 3.15 circa di giovedì 26 gennaio, lungo via Passeggiata a Balerna, fermarono e misero in manette un cittadino algerino per ragioni che nella fattispecie sono di nullo interesse? Non proporzionale, ha opinato il procuratore generale Andrea Pagani nell’apporre la firma – questo pomeriggio l’informativa dal portavoce del ministero pubblico – su un atto di accusa e due decreti di accusa per un totale di tre agenti della Polcom Chiasso a conclusione degli accertamenti penali esperiti con riferimento ai colpi che l’algerino avrebbe subito dopo la fase di ammanettamento. Sulla scorta della ricostruzione, e tenendosi conto “anche del genere, dell’intensità e della reiterazione delle percosse”, analoghe per concetto le evidenze ma distinti sia gli apprezzamenti sia quanto si prefigura nel prosieguo; mano pesante, ad ogni modo.

Leggiamo. Caso primo: contro un agente, atto di accusa con rinvio a giudizio alle Assise correzionali per abuso di autorità e vie di fatto, pena detentiva proposta pari a 12 mesi con sospensione condizionale per un periodo di prova di due anni, ed inoltre multa di 1’000 franchi, risarcimento di 2’000 franchi per torto morale e pagamento delle spese giudiziarie; fatti riconosciuti, accettata la pena proposta, ergo processo in forma di rito abbreviato. Caso secondo: contro un agente, decreto di accusa per abuso di autorità e vie di fatto, pena proposta di 90 aliquote giornaliere da 140 franchi l’una (totale 12’600 franchi) con sospensione condizionale per un periodo di prova di due anni, ed inoltre multa da 700 franchi e pagamento delle spese giudiziarie. Caso terzo: contro un agente, decreto di accusa per abuso di autorità e vie di fatto, pena proposta di 30 aliquote giornaliere da 140 franchi l’una (totale 4’200 franchi) con sospensione condizionale per un periodo di prova di due anni, ed inoltre multa da 400 franchi e pagamento delle spese giudiziarie.

Percorso invece concluso con decreto di abbandono per quattro agenti della Polcantonale, per un agente della Polcom Chiasso e per un agente della Polcom Mendrisio, tutti già sotto indagine per l’ipotesi di favoreggiamento (cioè dell’aver soprattutto omesso di riferire o al ministero pubblico o ai superiori o all’autorità di nomina) al principale imputato; “Presupposti non adempiuti, sulla base delle ricostruzioni e degli atti acquisiti”. Incubo finito, almeno per loro ma non solo per loro: un decreto di abbandono è stato emanato anche con riferimento ad altri quattro agenti della Polcom Chiasso per fatti occorsi tre giorni prima dell’episodio contestato, avendo lo stesso algerino provato ad affermare di essere stato già “oggetto di vie di fatto” all’interno di una struttura della grande distribuzione organizzata, sempre a Chiasso; accuse sempre e recisamente respinte dai poliziotti, tempi e luoghi non compatibili con le asserzioni del nordafricano, e difatti “l’inchiesta – si menziona – non ha permesso di far emergere indizi tali da poter (far) promuovere l’accusa”. Ergo, altro stralcio; quanto al resto, ci sarà da ascoltare e da riflettere, magari ed anche sui fondamentali di una pretesa proporzionalità che proporzionale non può e non deve essere.