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Polcantonale, la conduzione torna al titolare del Dipartimento istituzioni

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Revocato oggi, in sede di Consiglio di Stato, il provvedimento temporaneo con cui la responsabilità politica della Polcantonale era stata lasciata da Norman Gobbi, titolare del Dipartimento cantonale istituzioni, nelle mani del collega Claudio Zali, titolare del Dipartimento cantonale territorio e supplente del Dipartimento cantonale istituzioni. La funzione è pertanto assunta nuovamente da Norman Gobbi. Come indica una stringatissima nota da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, la decisione è stata adottata dopo la “chiusura dell’istruzione penale da parte del procuratore generale” e dopo “aver consultato gli atti dell’incarto penale” afferente agli avvenimenti et cetera, e cioè l’ormai nota questione dell’incidente stradale causato da terzi ed in cui Norman Gobbi fu coinvolto. Per la stessa vicenda, e meglio per le procedure seguite negli ordinari riscontri con strumenti idonei (o forse no…) all’accertamento del tasso alcoolico, sono ancora sotto inchiesta due effettivi della Polcantonale, cui in sostanza è contestato l’addebito per favoreggiamento.

Il ritorno delle competenze a Norman Gobbi, la cui posizione è in tutto e per tutto definita, è stato salutato dalla politica ticinese con toni ed accenti diversi secondo le distinte appartenenze politiche: sinceramente deprecabili alcune fra le espressioni utilizzate, e che qui non saranno riferite stante la loro inutilità, oltre a costituire la riprova di mero astio. Doveroso invece il riportare per sintesi la posizione espressa da Renzo Galfetti, legale di Norman Gobbi, ad avviso del quale il consigliere di Stato ha subito “un danno di immagine” ed è stato “vittima di diffamazioni e di calunnia”. Affermazioni, queste, che potrebbero preludere ad una coda e, a bocce ferme, ad un contrattacco.