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Pattuglie miste italo-svizzere al confine est, esperimento riattivato

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Riattivate nello scorso fine-settimana le attività di pattugliamento congiunto in modalità transfrontaliera, ovvero con unità della Polcantonale e delle forze dell’ordine tricolori, nell’area compresa tra Val Monastero (Svizzera) e Val Venosta (Italia); nella circostanza, a collaborare sono stati un elemento della Polcantonale Grigioni ed un funzionario dell’Amministrazione federale dogane per i colori rossocrociati e due effettivi dell’Arma dei Carabinieri sull’altro… versante. Sul confine l’incontro; a seguire, controlli su suolo italiano in direzione di Prato allo Stelvio (provincia di Bolzano) e, tre ore più tardi, il transito in territorio elvetico con una serie di controlli finalizzati sia al rispetto delle norme della circolazione stradale sia alla prevenzione di attività illecite. Le operazioni di pattugliamento congiunto erano state interrotte in coincidenza con la fase acuta della pandemia da “Coronavirus”; alcuni controlli in modalità autonoma, ma nella formula del coordinamento reciproco ovvero con immediata trasmissione di dati dall’una all’altra parte della frontiera, erano stati tuttavia eseguiti sia tra Val Monastero e Val Venosta sia sull’asse dal Maloja in Val Bregaglia a Chiavenna (provincia di Sondrio), qui con l’apporto di pattuglie della Polizia italiana di Stato.