Formalmente, prima di considerare compiuti i 120 anni, sarebbe stata da aspettarsi l’alba di martedì 5 dicembre, giorno in cui nel 1903 ebbe luogo la costituzione con atti e fatti; nella realtà quella data è da considerarsi sì come tempo dell’ufficialità, ma anche e soprattutto come esito di un lungo lavoro preparatorio, ché il dare vita ad una struttura orchestrale non è come tagliare il nastro augurale dell’opera edilizia che verrà. Al traguardo virtuale è dunque da considerarsi giunta, domenica scorsa, la “Società filarmonica Paradiso” presieduta da Salvatore Di Dato, ultimo in un elenco inaugurato da Luigi Bernasconi (nelle memorie anche come insegnante), e di cui è maestro Daniele Giovannini, erede “dinastico” dal precursore Celso Frati; alla sala multiuso di Paradiso la cerimonia, articolata su vari momenti tra cui la benedizione del vessillo, il concerto alla presenza del sindaco Ettore Vismara e l’intrattenimento musicale dal vivo in coincidenza con l’aperitivo. Non sono mancati, da punto a punto della sala, gli aneddoti e la… rivelazione di qualche curiosità: ad un tempo, per esempio, la denominazione era “Filarmonica La Paradiso”; nell’odierna filarmonica, inoltre, è raccolto anche il testimone ideale della scomparsa “Antica società filarmonica San Salvatore”. Prossima tappa, beh, facile: nel 2028, ricorrendo il 125.o dalla fondazione, progetti ad ampio respiro incominciano ad aleggiare…