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Pala & piccone / La cassetta della frutta sotto i piedi dell’onorevole

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Due anni addietro, quando in Governo c’era ancora Alain Berset – purtroppo non ancora ritiratosi a vita privata: non essendo riuscito ad affondare la Svizzera dall’interno, sta producendo danni da fuori, nel nuovo ruolo di segretario del Consiglio d’Europa – e Walter Thurnherr fungeva ancora da cancelliere della Confederazione, nell’immagine ufficiale del Consiglio federale capitò che Ignazio Cassis comparisse ma che la didascalia non portasse alcun riferimento al suo nome, come qui scoprimmo e documentammo (https://ilgiornaledelticino.ch/clamoroso-governo-2023-in-foto-ignazio-cassis-resta-un-volto-senza-nome) sicché a Berna furono costretti ad una precipitosa correzione in corsa. Per la foto parimenti ufficiale ma afferente al 2025, autore il pluripremiato Arthur Gamsa, ecco comparire oggi la proposta di un mosaico con 1’060 volti fotografati in giro per la Svizzera, cioè 1’052 persone oltre ai “sette più uno” di Palazzo federale. “Focus” sui mezzibusti affiancati e posti su due linee con generazione di un falso storico notevolissimo: Ignazio Cassis, in prima fila accanto a Karin Keller-Sutter, sarebbe infatti alto sì e no tre centimetri meno di Guy Parmelin. Il quale, sì, ad agosto si era fratturato un arto, ma superiore e non inferiore, e ad ogni modo non risulta aver subito amputazioni, nel senso che alto come una picca era che e alto come una picca resta.

Ora, datasi anche l’evidenza del fatto che a determinare l’importanza ed il valore di un uomo è la statura morale e non quella fisica, ché in caso contrario non ci ricorderemmo di Horatio Nelson alto centimetri 163 in battaglia a Trafalgar contro Napoleone Bonaparte alto centimetri 168, il caso suona strano alquanto: di sicuro Ignazio Cassis non ha preteso di essere trasformato in un Alan Ladd della politica (ovviamente conoscete la storia dell’attore Alan Ladd, che per baciare Shelley Winters fu issato su una cassetta della frutta), ché la cosa risulta ridicola di suo; di sicuro Viktor Rossi neocancelliere federale non ha dato istruzioni in tal senso; come si è allora permesso, Arthur Gamsa, di cambiare ciò che sta in natura? Nel maggio 2017, quando gli toccò l’ingrato compito di passare le consegne da primo ministro nel Governo di Marianna, Bernard Cazeneuve alto centimetri 167 si trovò nella situazione di condividere un abbraccio con il successore Édouard Philippe alto centimetri 194: qualcuno pensa che abbia chiesto un trespolo per sopraelevarsi? E, risalendosi ad un buon mezzo secolo prima, qualcuno avrebbe osato suggerire una scaletta ad Amintore Fanfani – che era a capo del suo quarto Esecutivo tricolore, e nel 1971 sarebbe stato bollato da uno dei suoi con la frase “Nano maledetto non sarai mai eletto” allo scrutinio per la presidenza della Repubblica – quando a Torino si incontrò con il francese Charles De Gaulle, 163 centimetri di fronte a 196?

Tirandosi le somme: che sarebbe mai, questa voglia di “normalizzare” tutto, altezze dei consiglieri federali compresa? Possibile che, nel nome del timore del “body shaming”, si sia ormai arrivati allo… sceming-e-basta? E, ad ogni buon conto: di chi è stata ‘sta idea malsana?