Ultimo dell’anno uguale nuova foto del Consiglio federale per l’anno seguente, cambia il regista (qui è Viola Amherd neopresidente a stabilire le regole), cambia anche l’esecutore (Sina Guntern, 27enne data per bernese ma che sta a Buttisholz nel Canton Lucerna, sulla direttrice della Rottal). Immagine: sullo sfondo, tracce delle montagne elvetiche quale elemento caratterizzante ogni angolo del Paese (oddio: siamo sì un po’ tutti incretati ad uno zoccolo di roccia, ma non è che questa sia una scoperta tale da sconvolgerci); davanti, sette consiglieri federali in apparente marcia verso l’osservatore, sul fianco sinistro anche il neocancelliere federale, totale otto persone con sorriso vago o più accentuato. Un “già visto”, per dire, nella locandina di quell’“Ocean’s 8”, lo “spin-off” in versione “lei” dal giro dei vari “Ocean’s” (11, 12 e 13) ancorati su George Clooney Brad Pitt Julia Roberts e compagnia cantante, ma prodottino quest’ultimo appena appena passabile in un giorno nel quale alla Rsi danno soltanto repliche e ti sei dimenticato di rinnovare l’abbonamento a “Netflix”; in fotocopia persino l’effetto “a cuneo”, Viola Amherd al centro (uh, c’est symbolique, ça) e mezzo passo in avanti come Sarah Catharine Paulson tra le attrici della pellicola precitata. In tempi di “influencer” con vezzi da armocromia eviteremo di valutare l’abbigliamento dell’incombente neopresidente – magari il suo intento era proprio quello di presentarsi con la divisa da operaia del terzo turno nella fabbrica di birra, stile Laverne DeFazio e Shirley Fenney in una serie tv che girava negli Anni ’80, chissà – così come lo spezzato spiazzante a disegno guernichiano scelto da Karin Keller-Sutter al suo fianco: effetto da uno-due sul “ring” se tu sei lo “sparring-partner” e davanti a te c’è Ivan Drago, prima il gancio e poi l’“uppercut”. Strozzatina alquanto la chiusura al primo bottone della giacca per Ignazio Cassis e per il neoarrivato Beat Jans; alla fin dei conti, Guy Parmelin la spunta una volta ancora sul gruppo. Almeno per il sembiante, ed a parte la frustata di piegoline dalle ascelle al grande trocantere, un esempio di discrezione elvetica da Elisabeth Baume-Schneider.
Sia chiaro: mica da questi particolari, foss’anche lo sbaglio nel battere un calcio di rigore, si giudica un giocatore; non da una foto si valuterà dunque l’opera del Governo; della triade che Viola Amherd sostiene di aver voluto far rappresentare nell’immagine, e cioè fiducia, unità e lungimiranza, boh, nell’immagine non si coglie proprio nulla. Lungimiranza perché tutti hanno gli occhi rivolti in avanti? E vabbè, che si voleva, che gli sguardi andassero fuori campo? Fiducia, senza nemmeno che vi sia una mano – una, su 16 disponibili – protesa verso l’osservatore-cittadino? E unità, unità, santa pace, dove sarebbe questa unità, quando pare invece che si tratti di otto individui ben intenzionati a non rinunciare ad un centimetro della propria individualità, tanto che fra due figure prese a caso passa quasi sempre uno spiffero d’aria, e guai a lasciar che i dorsi d’una mano sinistra propria e d’una mano destra altrui abbiano a sfiorarsi?
Volendosi però familiarizzare anche con i volti nuovi, facoltà di scaricamento dell’immagine (gigantografia in cameretta? Salvaschermo sul “personal computer”? Trasferimento in verniciatura sul cofano dell’auto? I suggerimenti sono offerti gratis dalla redazione) direttamente dal sito InterNet della Confederazione, cui ci si può rivolgere anche per ricevere una delle preziose 40’000 copie a stampa. Per doverosa completezza: schieramento del Consiglio federale, da sinistra verso destra, Viktor Rossi (cancelliere), indi Elisabeth Baume-Schneider, Ignazio Cassis, Karin Keller-Sutter, Viola Amherd, Guy Parmelin, Albert Rösti e Beat Jans; quanto alle montagne di cui sono stati ricavati e sovrapposti i profili, dal dietro al davanti e da sinistra a destra, eccovi Moléson, Pilatus, S-chalambert, Eiger, Mönch e Jungfrau, Säntis, Dents du Midi, Cervino, Tschingelhörner, San Salvatore e Chasseral. Saremo di parte, e per la verità lo siamo, ma una domanda ci tocca: San Gottardo, irrilevante, non pervenuto, o che?