In discreta condizione fisica e mentale, come si deduce anche dalle notule in cronaca d’altra parte del “Giornale del Ticino”, sia il Lugano sia il Rappi nell’odierna amichevole pedatoria vinta dai bianconeri per 2-1. Un po’ meno in forma, si direbbe, gli operatori deputati agli uffici-stampa delle due società, Nel tabellino fornito da casa bianconera, ad esempio, è stato dato il subentro di 11 effettivi per il secondo tempo a sostituzione degli 11 schierati nella prima frazione di gioco, quand’invece Ousmane Doumbia risulta compresente per l’intero arco dell’incontro; inoltre, Mohamed Belhadj Mahmoud figura tra gli indisponibili ma è regolarmente in campo ed infatti segnerà il goal della vittoria.
Oh: sviste da fretta, evitabili ma pur sempre sviste e basta, fraintendimenti ancorati ad un foglio mal trascritto e con messaggio magari affidato al “Whatsapp”; roba che impallidisce, garantito, rispetto alla realtà onirica descritta dall’anonimo estensore del resoconto sul fronte sangallese (vedasi sito InterNet della società, rubrica “News”). Ad avviso di costui, dopo annuncio dello spostamento dalla sede prevista in un primo tempo cioè Caslano e noi siamo certi del fatto che Caslano sta in un certo posto del Malcantone, la partita è stata disputata nientemeno che in… Italia. Testuale: a tempo da primato le due squadre si sarebbero trasferite dal Sottoceneri al Sopraceneri con il codazzo di 300 sostenitori e da qui, dopo dirompente transito al valico di Brissago, si sarebbero schierate sul terreno di gioco del peraltro apprezzabile stadio “Mario Brocca” di Cannobio, provincia del Verbano-Cusio-Ossola, distanza 60 chilometri buoni da Caslano,
La partita ha invece avuto luogo nella ticinesissima Canobbio, a due passi dal Piano della Stampa; stai a vedere che qualcuno al séguito del Rappi, dichiarandosi in trasferta con la squadra, ha raccontato una balla alla moglie… Ad ogni modo: porsi due domande, prima di sparare l’improbabile all’indirizzo del volgo e del clero, proprio mai?