Due date al “Festival Ticino docg” in Mendrisio, mercoledì 23 e venerdì 25 giugno; una a Bellinzona, giovedì 24 giugno; e, ancora, un appuntamento a Lugano nella serata di mercoledì 30 giugno. Quattro impegni nello spazio di otto giorni non sono una rarità nell’esperienza storica dell’“Orchestra della Svizzera italiana”, abituata a “tournée” anche a tappe serrate, ma costituiscono fatto epocale nel tempo dell’oggi, trattandosi del ritorno ai concerti con pubblico dal vivo; da qui il duplice motivo di interesse per le proposte, tra l’altro a formazioni in geometria variabile. A Mendrisio (“Chiostro dei Serviti”), ed a Bellinzona (chiesa titolata a san Biagio, qui con diretta sulla Retedue Rsi), sempre con inizio alle ore 20.45, direzione di Alessandro Calcagnile su pagine da Ridolfo Luigi Boccherini, Petr Ilic Cajkovskij, Pablo Martín Melitón de Sarasate y Nevascués ed altri, solisti Milo Ferrazzini (violoncello), Ekaterina Györik (violino), Veronika Miecznikovski (violino), Diego Bassi (tromba) e Luca Magariello (violoncello). A Lugano (sala teatro “Lac”), per l’appunto mercoledì 30 giugno con inizio alle ore 20.30, bacchetta affidata a Kevin Griffiths per il tradizionale “Concerto dei diplomi” del “Conservatorio della Svizzera italiana”, solisti Georgiana Bordeianu (viola), Francesca Bonaita (violino) e Mery Rui Xu (pianoforte), passaggi da Wolfgang Theophilus “Amadeus” Mozart, Alfred Schnittke e Felix Mendelssohn Bartholdy.