Notizia buona: nessuno si è fatto male, e l’agente è riuscito a sottrarsi alla lama con cui era stato minacciato ripetutamente e da distanza minima. Solo di questo ci si può rallegrare nel caso del 71enne – trattasi di cittadino svizzero con domicilio nel Locarnese – fermato intorno alle ore 20.20 di ieri in località imprecisata della Valle Onsernone dopo complesso intervento di effettivi della Polcantonale e della Polcom Locarno su quello che, in prima battuta, sarebbe dovuto essere un controllo dettato dal disturbo alla quiete pubblica; anziché lasciarsi avvicinare e passare a più miti consigli, l’anziano ha inveito ed è passato alle vie di fatto nella personalissima reinterpretazione di “Leatherface” ovvero “Facciadicuoio” in “Non aprite quella porta”; là l’imbracciamento di una motosega come arma per menar strage, qui l’uso di un decespugliatore (sissignori, uno “zaky boy”) acceso e brandito in direzione di un elemento della pattuglia della Polcom Locarno appena giunta sul posto. Il 71enne è stato poi bloccato e reso inoffensivo. Violenza o minaccia contro le autorità e contro i funzionari l’addebito principale mosso all’uomo. L’inchiesta è nelle mani del procuratore pubblico Zaccaria Akbas.