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Nuovi contagi, più 55 per cento: il Covid-19 ci porta sulla soglia di allerta

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Non parole nostre, per quanto qui e forse solo qui la linea dell’informazione funzionale alla realtà sia stata mantenuta salda in questi mesi; si cita il medico cantonale, e lo si menziona in cifre che riflettono uno scenario già preso in considerazione ma al quale, come si suol dire, nemmeno in àmbito istituzionale è stato dato pieno ascolto, ché da un credito alla lettera sarebbero derivati provvedimenti preventivi almeno adeguati nei contesti più “sensibili”. Perché il Covid-19 torna ad imperare e ad imperversare, e su evidenze che in altri momenti avrebbero preoccupato; in una settimana, l’ultima, scansione da mercoledì 5 a mercoledì 12 ottobre, 3’044 i nuovi casi registrati, in equivalenza a sei settimi di tutti quelli che furono computati al tempo della tragica prima ondata; ciò equivale ad un incremento nella misura del 55 per cento rispetto alla settimana precedente, impennata invero in mera conferma essendosi descritto un balzo anche nel transito fra la terz’ultima e la penultima settimana. Considerandosi l’ultima cesura a mercoledì 22 giugno, nella sesta fase pandemica compaiono ora 24’579 positivi, per un totale di 175’656 dall’inizio delle rilevazioni.

E ancora. Fermi i decessi, che sono 46 nella fase corrente e 1’239 in tutto, è di un certo peso il ritorno alla tripla cifra per quanto riguarda i posti-letto occupati in strutture nosocomiali: 161 in tutto, di cui 155 in reparti ordinari e sei in reparti di terapie intensive. Oggettivamente da codice giallo la situazione nel sistema delle residenze per anziani: considerandosi il periodo fra lunedì 3 e domenica 9 ottobre, 26 le guarigioni ma 41 i soggetti nel frattempo infettatisi, il che porta a quota 35 gli ospiti ora sofferenti per il contagio. Si è reso inoltre necessario il trasferimento di uno degli ospiti stessi in una struttura ospedaliera; 15 (su 69) le strutture che risultano colpite dal “Coronavirus”.