(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.48) Nessuna buona notizia dal fine-settimana, se si fa astrazione per un piccolo lampo – non ancora acquisito alle statistiche, tra l’altro – circa il numero di vaccini somministrati, dal fronte covidiano in Ticino. Una vittima in media ogni giorno per tre giorni complessivi, e fanno 30 nel contesto della quarta ondata ovvero 1’025 dall’inizio del computo, si associa all’avvenuto superamento della barriera psicologica sulla tripla cifra per quanto concerne i ricoverati in strutture nosocomiali: 101 risultano ora essere i degenti, 88 in reparti ordinari e 13 in reparti di terapie intensive, con incremento all’una ed all’altra voce. In linea con i numeri dei giorni precedenti anche l’ascesa nei nuovi contagi riscontrati, 480 nell’arco delle 72 ore ossia 160 in media ogni 24 ore, per un dato di 41’240 casi registrati dall’inizio della pandemia e di 7’359 positivi nel solo quadro della fase ultima; a titolo di riscontro, ormai il doppio dei contagiati nella sola – e tragica – prima fase.
Drammatica l’evidenza dal sistema delle case per anziani: da qui una delle vittime (389 in tutto), nessuna guarigione, tre al momento i positivi all’interno di due residenze; come indicano fonti interne all’associazione tra i direttori di tali unità, uno dei contagiati consta essere stato vaccinato con doppia dose mentre altri due non erano stati vaccinati; resta a questa stregua inspiegabile l’asserzione secondo cui, nel novero dei tre positivi di cui sopra, “la maggioranza è asintomatica e solo in pochi casi si riscontrano lievi sintomi”. Ufficialmente a numeri di venerdì scorso la fotografia della campagna vaccinale: 244’001 soggetti giunti al termine del ciclo di base (doppia somministrazione o singola somministrazione dopo guarigione dal “Coronavirus”), quota di copertura pari solo al 69.5 per cento della popolazione avente diritto, 527’323 dosi utilizzate con successo.