Pare che non c’entrino i quattrini (ed è un’ombra che si dissolve: proprio lì resta memorabile un precedente a sei zeri), e pare che non c’entrino carenze nell’operato, inteso proprio per il senso materiale del termine; insomma, nulla di strettamente pertinente al ruolo. Dandosi al “pare” un valore adeguato, una spiegazione davvero non si trova circa l’intimata ed applicata sospensione di Domenico Barletta dalla funzione di vicesegretario comunale a Torricella-Taverne, fatto acquisitosi iersera in forma ufficiale su dichiarazione esplicativa che giunse dal sindaco Tullio Crivelli nel corso del Consiglio comunale. Con stupore di molti ma con sorpresa di pochi, nel senso: l’assenza del vicesegretario era stata rilevata, e non da ieri ma almeno da settembre; all’esservi sullo sfondo un problema “strutturale” – cioè legato all’istituzione – e non personale, ecco, pochi avrebbero invece creduto.
Fuori servizio, cioè messo sotto naftalina e fermo ai “box” il vicesegretario comunale si trova; addirittura privato – qui pesa il “dicono”, che poco vale – dell’accesso alla sede comunale nello stabile di via Alla Chiesa 40; non solo possibile, ma anche un dovere è allora il porsi domande. Forse l’inasprimento di qualche rapporto interpersonale, forse un atto che sia stato percepito come insubordinazione? Forse, ma è tutt’un dire per dire. C’è chi teorizza – si prenda l’informazione con beneficio di inventario – un coinvolgimento dell’alto funzionario nelle beghe insorte a livello politico e con durissimi scambi di colpi fra membri e/o ex-membri dell’Esecutivo, questioni trascese dall’àmbito del confronto fra pari grado in Municipio e sconfinate sino alle scrivanie della magistratura, persino con un decreto di accusa poi ribaltato; in fondo, Domenico Barletta vanta sì un solido “curriculum” professionale in questo contesto specifico (diploma quale segretario comunale, diploma quale funzionario degli enti locali, nomina a perito d’esame nell’Amministrazione pubblica), ma è anche stato una figura dal tutt’altro che scarso profilo per quanto concerne l’impegno politico (per il Partito popolare-democratico, consigliere comunale e poi municipale a Bedano, e dal giugno 2014 – in subentro a Dalibor Gottardi – e sino a settembre 2016 anche segretario cantonale e direttore del periodico “Popolo & libertà”).
Ma allora, tutto di colpo, tutto come il getto improvviso di un “geyser”, quand’invece il vicesegretario comunale ha agito nella funzione – e non constano contestazioni – per cinque anni interi, su nomina giunta contestualmente a quella di Thierry Ronchetti, quest’ultimo nel ruolo di segretario, dopo bandi di concorso pubblicati all’indomani delle dimissioni di Giuliano Lippmann, già segretario comunale? Cosa certa, nel silenzio istituzionale, è l’avvenuta apertura di un “dossier” in sede di Sezione enti locali. Corrono voci anche circa una denuncia, presentata da chi a chi e con riferimento a quale tema non si sa. E non si sa nemmeno se, per dimenticanza o per volontà, sul sito InterNet del Comune di Torricella-Taverne il nome di Domenico Barletta – con tanto di foto – continua a campeggiare quale referente (vedasi immagine). Non solo: regolarmente funziona la casella personale di posta elettronica. Mistero misterioso.