Home REGIONI “National geographic” versione borghi svizzeri, Tokyo sceglie Bosco-Gurin

“National geographic” versione borghi svizzeri, Tokyo sceglie Bosco-Gurin

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Il fotografo – si chiama Kaz, Kaz Yoshimura – sa ciò che piace ai suoi connazionali. E il suo editore, cioè l’editore per cui ha svolto non uno non due ma ben tre “tour”, ha identità nota come “National geographic” ed in giapponese, oltre ad essere stato il primo prodotto in lingua diversa dall’inglese (sei lustri pieni l’anno prossimo), propone idee destinate a suscitare interesse; caso immediato la prima guida sui borghi più belli della Svizzera, oggi in uscita, e con la spettacolare sorpresa di un borgo ticinese – Bosco-Gurin – piazzato in copertina. 49 le realtà territoriali considerate su un totale di 50, con incursioni condotte nell’arco di quasi due anni per un volume da 256 pagine ed oltre 500 immagini più testi; possibile, anzi probabile che la scelta di Bosco-Gurin sia stata legata sì al valore intrinseco del luogo, sì alla sua storia peculiare, sì all’esperienza comunitaria così ben tutelata nel corso dei secoli, ma anche al valore “spirituale” cui i turisti ed i viaggiatori giapponesi prestano particolare attenzione. L’intera Svizzera di lingua italiana, peraltro, ha ricevuto ottimo trattamento: oltre a Bosco-Gurin godono di spazio Giornico, Muggio (anche con un approfondimento sul formaggio zincarlìn), Morcote ed Ascona per il Canton Ticino, Soglio e Poschiavo per il Canton Grigioni. Quel che Kaz Yoshimura non poteva sapere, al momento della scelta ultima sulla copertina, è cronaca nostra, e recente. Chissà, forse è un altro buon auspicio per la rinascita della ValleMaggia e delle sue convalli dopo la tragedia di fine giugno. Amici nipponici, siamo qui pronti ad accogliervi ed a stupirvi…